Gelateria Del Monte: La nostra Storia

Il gelato è passione! Un sogno da bambino che diviene realtà, la certezza di essere uno dei principali consumatori e cultori di gelato artigianale, la consapevolezza di non trovarlo sempre nelle gelaterie secondo le aspettative e i miei canoni di qualità e l’incontro col Maestro, questi sono gli “ingredienti” che hanno reso possibile questa meravigliosa avventura. Sono sempre stato il goloso della famiglia e nella mia dieta ipercalorica il gelato ha sempre occupato un posto di preminenza; mangiavo gelati di tutti i tipi ma crescendo i gusti si sono affinati e la ricerca della qualità è stata fondamentale. Poi la frequentazione di una scuola nel quartiere Prati di Roma e la conoscenza di una gelateria con tradizioni importanti che non ha mai smesso di essere il mio punto di riferimento sino a quando in maniera del tutto inattesa e traumatica ha chiuso nell’estate del 2008.

Parliamo della gelateria Pellacchia, già Pignotti, dal nome della zia di Giovanni Pellachia, che aprì nel lontano 1941. Una storia di 80 anni colma di riconoscimenti, qualità e seguiti da una clientela numerosa e affezionatissima. La mia vita professionale a quei tempi mi vedeva impegnato in un’azienda leader nel settore dell’arte sacra, fondata da mio padre negli anni 60, che ha rappresentato subito dopo la laurea in economia e Commercio conseguita nel 1992, la mia unica occupazione.

L’azienda poi, a fine 2006, è stata ceduta ed io ho deciso di interrompere la mia collaborazione con la nuova proprietà nella primavera del 2011. Ho iniziato ad occuparmi di edilizia ma questo nuova realtà non mi impegnava come desideravo e non mi appagava come mi aspettavo e a questo punto è “scattata la molla” e ho iniziato seriamente a pensare di aprire una gelateria artigianale dove però la parola artigianale non doveva essere la classica parola buttata lì ma realmente rappresentare la sintesi di un processo che prevede l’utilizzo di materie prime di qualità eccelsa, senza l’uso di bustine né di composti premiscelati.

Così ho scritto una lettera al Maestro ma lui era fuori Roma e non l’aveva letta; poi ho ritentato qualche settimana più tardi e lui, insieme alla moglie, ha accettato carinamente di incontrarmi. Lui si ricordava di me ma è ovvio che abbiamo sempre avuto un rapporto da titolare a cliente pertanto la conoscenza era di semplice facciata. Non so bene come definire quello che è successo dopo ma lui deve aver colto il mio entusiasmo e il mio desiderio di ricevere consigli per poter impostare bene la gelateria che non si è mai sottratto dal darmi preziosi suggerimenti conditi da racconti e aneddoti di vita vissuta che mi hanno addirittura spinto a chiedergli di scrivere un libro.

Dunque stavo per intraprendere una sfida con me stesso, una nuova vita che parte a 46 anni, animato da una passione ferrea e un amore sconsiderato per il buon gelato. Stavo per cimentarmi in una nuova attività, assolutamente impensabile solo due anni prima, guidato da una sorta di mano invisibile e da una sconfinata passione!

Massimiliano Del Monte

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The dream of a child that became reality, being a great consumer and lover of artisanal gelato, not finding my expectations of quality in the many available second rate gelati, and meeting a renowned master of gelato who had a famous gelateria in Rome since 1941, these are the “ingredients” that have made my adventure possible. My family’s love of food and my hypercaloric diet put gelato in a position of preeminence; I ate gelato of every type but as my tastes matured I searched for quality above all. While I was attending school in the Prati district of Rome, I discovered a renowned gelateria that became my standard for quality until it unexpectedly and tragically closed in the summer of 2008. At that time my profession was as a restorer of religious art working for a leading company in this field that was founded by my father in the 1960s; this had become my sole occupation after graduating in economy and business in 1992. This company of my father’s was sold at the end of 2006, and I decided to part ways with the new owner in 2011. I began to occupy myself with the building trades, but I did not feel myself committed to this new reality and I began seriously to consider opening an artisanal gelateria but not in the usual way the word “artisanal” was bandied about by most gelateria, but rather artisanal as in the result of a process that uses only ingredients of utmost quality, without using any powdered or premixed ingredients. Thus I wrote a letter to the master of gelato, but he was out of Rome and did not read it; then I tried again several weeks later and he, together with his wife, kindly agreed to meet me. He remembered me but it was obvious that he knew of me simply as another customer. I do not know how to explain what happened next, but he must have been impressed by my enthusiasm and desire to get his advice for setting up the new gelateria, and he did not hold back giving me the benefit of his experience in suggestions, stories, recipes and anecdotes such that I finally asked him to write it down for me in a book. And so I was able to undertake this new challenge, starting a new life at 46 years old, possessed with a steely passion and deep love for good gelato. I was to venture in a new activity, absolutely unthinkable only two years before, guided by a kind of invisible hand and a boundless passion!

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